Il wireless scala le montagne

Pubblicato su Nomad Village giovedì 27 marzo 2003

Nella Val Sangone, nelle montagne a 30 chilometri ad ovest di Torino, attraverso un progetto che coinvolge partner pubblici, privati e scuole si sta veramente sperimentando il wi-fi su larga scala sia geografica che di utenza.


Da Torino prendete la strada che dirige verso ovest nella direzione di Susa. Dopo qualche decina di chilometri vi troverete all’imbocco della Val Sangone, una vallata spettacolare delimitata dalle Alpi Cozie. La vallata è famosa per le bellezze naturali e turistiche, come il Parco naturale Orsiera Rocciavrè, ma non solo.

La rete Mountains Wireless della Val Sangone è uno dei primi esempi di connessione senza fili realmente operativo esteso ad una intera valle di montagna. Il progetto co finanziato dalla Fondazione CRT, vede coinvolte tutte le scuole del territorio che sono connesse in una vera intranet senza fili. La tecnologia wireless permette agli istituti collegati di avere a disposizione una banda larga non ottenibile con una tecnologia tradizionale.

A rendere unico questo progetto non c’è soltanto l’aspetto tecnico, ma anche il complesso lavoro di progettazione e di sinergie tra i diversi soggetti che ne fanno parte. Nel progetto Mountain Wireless sono coinvolte tutte le scuole, dalla materna alle superiori, della Comunità Montana Val Sangone. Il progetto è finanziato da Fondazione CRT, Comunità Montana Val Sangone, Regione Piemonte e dal progetto Dschola gestito operativamente dal CSP.

La scelta di istituire una rete wireless tra le varie sedi delle Scuole e degli Enti è nata dall’esigenza di realizzare una più efficace comunicazione. Sul territorio è stato importante la disponibilità di un provider locale come Ica-net con una forte competenza nel wireless.

La scuola capofila è l’ I.T.C. Blaise Pascal di Giaveno con la Comunità Montana Val Sangone, ma il progetto vuole estendersi fino ai comuni della vicina pianura ed ad un rifugio del C.A.I. situato a circa 2000 metri; arrivando a coprire un’area di 30 chilometri quadrati per un dislivello massimo complessivo di 1600 metri.

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