SOFTWARE, MATRIMONI E CONSIGLI DI CLASSE

“Io entro in un caffè a Parigi e siedo a un tavolino. Viene il cameriere e io pronuncio un frammento di una frase in francese. Dico: “Un demi, Munich, à pression, s’il vous plait”.   Il cameriere porta la birra e io la bevo. Lascio del denaro sul tavolo e me ne vado. Una scena innocente ma la sua complessità metafisica è davvero sconcertante, e la sua complessità avrebbe tolto il respiro a Kant se egli si fosse preoccupato di riflettere su tali questioni. Si noti che non possiamo comprendere le caratteristiche della descrizione  che ho appena fornito attraverso il linguaggio della fisica e della chimica. Non c’è nessuna descrizione fisico-chimica adeguata per definire ‘ristorante’, ‘cameriere’, ‘frase in francese’, ‘denaro’ o anche ‘sedia’ e ‘tavolo’, sebbene tutti i ristoranti, i camerieri, le frasi in francese, il denaro e le sedie e i tavoli siano fenomeni fisici. Va osservato, inoltre, come la scena così descritta presenti un’enorme ontologia invisibile. […]. Se, dopo aver lasciato il ristorante, io vado poi ad ascoltare una conferenza o vado a un ricevimento, la dimensione dell’onere metafisico che sto sopportando non fa che crescere; e talvolta ci si può chiedere in che modo lo si possa sopportare”.   

Le questioni sollevate da Searle – studioso contemporaneo di Filosofia della Mente – che tra l’altro potrebbero bene adattarsi anche qualunque momento della vita scolastica, a incarichi, voti, consigli di classe, pagelle, professori, intervalli, anni scolastici, ecc., rimandano a un interrogativo decisamente ampio: come possono animali biologici – quali noi siamo – creare una realtà sociale oggettiva, come il denaro, le promesse, i matrimoni, i software e in generale le istituzioni?

 



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