Nuove tecnologie e scuole superiori sono ancora due mondi distanti in Italia e nella maggior parte dei paesi industrializzati per carenza di strumentazione e scarso aggiornamento professionale degli insegnanti. In media, esiste un pc per ogni nove studenti, un professore su due usa il computer sul luogo di lavoro, uno su cinque controlla la posta elettronica (una volta al mese), quattro docenti su dieci si collegano a Internet.
Sono questi alcuni numeri sulla diffusione dell’Information and communication technologies negli istituti di educazione secondaria, elaborati dall’Ocse nell’ultimo rapporto sulle scuole superiori intitolato ´Completing the foundation for lifelong learning’.
Lo studio, di circa 200 pagine, si basa su un sondaggio condotto nel 2001 intervistando i presidi di 4.400 scuole in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Corea, Messico, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera e analizza la penetrazione delle conoscenze informatiche tra studenti e insegnanti, nell’ottica di un migliore inserimento dei diplomati all’interno del mondo lavorativo. ´Dal 2001 in quasi tutte le scuole superiori intervistate, a eccezione di quelle in Messico’, si legge nel rapporto, ´è possibile connettersi a internet e utilizzare i sistemi per il recapito della posta elettronica’.
Una possibilità che spesso però resta astratta. ´Quanto nella realtà gli studenti possano collegarsi alla rete’, prosegue lo studio, ´dipende dalla concreta accessibilità dei computer’. Il numero di pc nelle scuole non aiuta. ´In media nei paesi che hanno risposto al sondaggio’, scrive l’Ocse, ´uno studente di scuola superiore frequenta istituti dove c’è un pc ogni nove iscritti’. Il rapporto tra numero di studenti e numero di hardware varia di paese in paese. In Danimarca, Svezia e Norvegia, per esempio, c’è un pc ogni tre studenti, mentre in Messico, Irlanda, Portogallo e Spagna c’è un computer ogni 13 iscritti. L’Italia si colloca nella parte bassa della classifica: in più del 25% delle scuole intervistate c’è un solo computer per 20 studenti.
Per maggiori informazioni clicca quiPubblicato su: Italia Oggimartedì 10 febbraio 2004