Don Milani nella scrittura collettiva è il titolo di una lucida documentazione, con postfazione di Paulo Freire, che può rappresentare un suggerimento metodologico e, al contempo, una sfida motivante nel comprendere il valore aggiunto dell’utilizzo dei sistemi di comunicazione e produzione digitale nella pratica didattica. Vi si trovano molte delle tematiche ri-attualizzate dalle Tecnologie di Informazione e di Comunicazione: l’intelligenza come pratica collettiva di co-costruzione e negoziazione di significati, l’attenzione a stili cognitivi diversificati, il tranello dell’autoreferenzialità, il lavoro di rete e le sue implicazioni democratiche, lo smascheramento della teoria del genio individuale e della proprietà delle idee. Solo che Internet al tempo di don Milani non c’era ancora. Infatti, contrariamente a quanto si potrebbe evincere dalle lodi dei fautori dell’avvento delle cosiddette “TIC”, la scrittura collettiva è diventata famosa nella storia educativa e scolastica proprio attraverso l’esperienza di Barbiana, una piccola scuola di montagna diretta a metà del Novecento da don Lorenzo Milani.