L’Associazione Italiana Editori ha presentato a Milano il secondo rapporto sull’editoria Digitale
Le nuove tecnologie digitali sono più che mai diffuse nelle attività quotidiane degli italiani. Il 17% degli italiani, inoltre, afferma di utilizzare gli strumenti digitali come canale preferenziale di accesso ai contenuti editoriali, e il 49% degli intervistati sarebbe disposto anche a pagare pur di continuare ad accedervi. Questi solo alcuni dei dati emersi dal Secondo Rapporto Aie (Associazione Italiana Editori) sull’editoria digitale 2004, presentato lo scorso 30 marzo a Milano.
L’Osservatorio costituito dall’Aie nel 2003 ha l’obiettivo di monitorare il processo di diffusione delle nuove tecnologie digitali nel rapporto dei consumatori con i contenuti editoriali e di verificare gli effetti sociali determinati da quella che viene definita come una vera e propria “rivoluzione culturale”.
Il Rapporto si compone di due indagini: la prima “I contenuti digitali: quando il servizio diventa valore”, è a cura dell’Ispo (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) e prende in esame il rapporto che gli italiani hanno con gli strumenti dell’innovazione tecnologica sotto l’aspetto del consumo di contenuti editoriali digitali in seno alla famiglia, l’altra “”Insegnanti e nuove tecnologie: un rapporto che cambia?”, è a cura dell’Istituto Iard Franco Brambilla e approfondisce le modalità di utilizzo da parte della scuola delle nuove tecnologie.
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Pubblicato su: Ministero dell’innovazione e delle tecnologieevenerdì 2 aprile 2004