Dare una nuova vita a computer che il mercato considera obsoleti e inutilizzabili e metterli a disposizione delle associazioni del quartiere Mirafiori Nord che ne facciano richiesta. È questo il principale obiettivo del progetto RIUSA.
Presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’Assessore al Sistema educativo e formativo della Provincia di Torino Gianni Oliva , il Presidente del Comitato Urban 2 Juri Bossuto , il Direttore di LISEM Nicola Bizzarro e il Direttore Innovazione del CSP Sergio Duretti.
RIUSA intende contribuire a superare ogni forma di “digital divide” sul territorio, ovvero la disuguaglianza economica e sociale creata dalla difficoltà di accesso alle nuove tecnologie. Il tutto educando gli utenti a un corretto uso delle apparecchiature informatiche e consentendo un riutilizzo efficiente delle loro funzionalità.
All’iniziativa ha recentemente aderito la Provincia di Torino , che con una delibera ha deciso di donare circa 200 macchine di proprietà dell’Amministrazione, altrimenti destinate a essere immagazzinate in attesa della rottamazione.
Oltre a questi calcolatori, un accordo fra CSP, associazione SportIdea Caleidods e Istituto Edoardo Agnelli, ha permesso di ottenere in donazione 30 PC dismessi da CSP, Istituto Agnelli, Politecnico di Torino e COREP e di avviarne un ricondizionamento funzionale che ne ha aumentato memoria e capacità di comunicazione con l’esterno. Sulle macchine è stato installato il sistema operativo LINUX , corredato degli opportuni applicativi disponibili come software libero.
Questa operazione ha avuto un duplice effetto. Da un lato ha consentito di allestire una sala informatica open source aperta a tutti presso l’istituto Edoardo Agnelli (Corso Unione Sovietica, 312 Torino) e, dall’altro, ha favorito le collaborazioni con le associazioni dell’area Urban2 che trovano nelle attrezzature della sala i mezzi per potenziare le loro attività. Entrata in funzione da poco più di un mese e aperta due giorni la settimana (martedì e giovedì, 14-19) , la sala è già stata visitata da oltre 150 persone .
«Uno degli aspetti più importanti del progetto RIUSA – ha commentato l’ Assessore Gianni Oliva in conferenza stampa – è proprio quello di riutilizzare macchine altrimenti destinate alla pura e semplice rottamazione. E gli usi che se ne possono fare sono molteplici, penso per fare un esempio al mondo della scuola e all’ alfabetizzazione informatica degli scolari. Ma da questo punto di vista la Provincia, con i suoi 2400 computer, da sola non basta. Si potrebbe pensare allora a un Protocollo di Intesa con altri Enti locali piemontesi, affinché si decida di utilizzare per scopi comuni tutte le macchine che vengono dismesse».
Il Presidente del Comitato Urban2 Juri Bossuto , ha sottolineato invece un’altra caratteristica del progetto. «RIUSA – ha affermato – ha una ricaduta positiva anche per quanto riguarda l’ impatto ambientale dell’informatica. Tutte le macchine che usiamo, se immesse nell’ambiente, potrebbero essere potenzialmente inquinanti e dovrebbero essere smaltite in modo adeguato. Riutilizzandole dimostriamo come la cultura dell’usa e getta in fondo non è l’unica possibile».
Torino, 26 aprile 2004
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