«Dont’hate the media, become the media», non odiare i media, diventa i media. Questa nota espressione, ormai un efficace slogan nella galassia dei mediaattivisti, sintetizza in qualche modo un cambiamento epocale nella percezione generale delle tecnologie della comunicazione e della conoscenza.
Tanto che, parafrasando quella stessa asserzione, si potrebbe declinare un suo corollario: non riflettere sui media, usa i media. In effetti, superata la fatidica soglia del terzo millennio, sembra ormai tramontato l’atteggiamento pensoso, incline alla filosofia dell’avvenire, di coloro che guardavano con stupore all’impatto delle tecnologie sulla nostra vita, cioè sul nostro linguaggio in genere.
Leggi tutto l’articoloPubblicato su: RepubblicaLunedì 7 giugno 2004