Il ministro della cultura brasiliano, che punta tutto su open source e Creative Commons, viene in Italia a presentare la propria originale esperienza.
Pubblicato mercoledì 1 giugno su
Quando si pensa a un nuovo approccio alle tematiche della proprietà intellettuale, diverso e opposto a quello della legge che porta il nome dell’ex ministro Urbani e che criminalizza il P2P, si fa riferimento all’esperienza del Brasile, dove il governo di Lula punta molto sulle Creative Commons, così come sull’Open Source per abbattere il digital divide.