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Un altro libro di storia recente che si occupa delle tecnologie che, pur avendo tutte le carte in regola per diffondersi, non si sono imposte. Tecnologie che avrebbero dovuto cambiare il mondo e che sono rimaste confinate nei laboratori, prodotti che il mercato ha rifiutato, macchine che dopo essere state di uso quotidiano per decenni sono scomparse e oggi si trovano solo più nei musei.
Lo scopo del libro non è quello di dissacrare scienza e tecnologia ma di approfittare di questi fallimenti per avere una visione di insieme, una consapevolezza maggiore e magari per imparare dal passato.
Il libro può essere agevolmente utilizzato anche a scuola per comprendere il funizonamento e lo sviluppo tecnologico dei dispositivi che popolano la nostra vita quotidiana e anche per raccontare aneddoti interessanti, ad esempio su come è nata la tastiera dei nostri computer, sul record di veocità di un auto elettrica nel 1889 e per scommettere sul futuro del “videofonino”.
Verso la fine del libro ci si inbatte in un confronto Darwiniano molto interessante tra le teorie evolutive delle macchine paragonate alle teorie evolutive delle specie viventi…tutto da leggere
Eleonora Panto