A Venezia il 21 aprile 2008, preso l’ auditorium del terminal passeggeri della stazione marittima, si è svolto il Convegno organizzato da Confindustria Veneto per presentare l’Action Plan Confindustria sull’Istruzione Tecnica e il documento sul futuro degli Istituti Tecnici, messo a punto dalla Commissione Scuola di Confindustria Veneto, per fornire a livello regionale e nazionale concrete indicazioni, nate dalla collaborazione tra impresa e scuola.
L’esigenza sentita da più parti di una riforma dell’Istruzione Tecnica in Italia nasce da una reale situazione di emergenza che vede un forte calo di iscrizioni alle facoltà scientifiche universitarie, e da un altrettanto pesante calo di studenti iscritti agli Istituti Tecnici in questi ultimi anni. Impegno comune dunque è quello di rilanciare l’Istruzione Tecnica e Professionale, anche attraverso il rafforzamento dell’orientamento e dei laboratori.
Di fronte ad una folta platea, presenti esponenti di spicco del mondo produttivo e della scuola, Gian Luca Vigne, Presidente dei Giovani Industriali del Veneto, ha sottolineato il nesso profondo che lega il successo di molte imprese produttive, simbolo del made in Italy, e la fortuna di molte piccole imprese, che costituiscono la nervatura del tessuto produttivo italiano, alla presenza degli Istituti Tecnici nel nostro sistema formativo.
Tutti i contributi forniti sia del mondo dell’impresa sia del mondo della formazione hanno convenuto nell’indicare come istanza prioritaria all’attenzione del prossimo governo il rilancio e il potenziamento della cultura tecnica, per far ripartire le attività produttive nel nostro paese e per rendere la nostra economia capace di reggere la sfida della globalizzazione.
L’onorevole Valentina Aprea, sottosegretario del ministro dell’Istruzione Letizia Moratti ed esperta di politiche scolastiche, si dichiara pronta a raccogliere la sfida e a sedere al tavolo congiunto con i rappresentanti dell’impresa, delle regioni e della scuola per dare finalmente una svolta al sistema educativo e formativo. Affermare la piena autonomia scolastica e la libertà delle scuole, valorizzare la cultura scientifica e tecnologica costituiscono i punti di programma irrinunciabili dai quali ripartire.
La scuola deve essere sentita come priorità e non come emergenza afferma Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, alla Formazione della Regione Veneto.
La scuola veneta si conferma scuola di qualità e scuola di innovazione, modello a cui riferirsi per una reale volontà di cambiamento di governance della scuola.
È un’affermazione fondata sui risultati della ricerca internazionale OCSE-PISA, indagine comparata sulle competenze dei quindicenni in Matematica, Scienze e in Lingua madre. La rilevazione effettuata nel 2006 pone infatti la Scuola Veneta al di sopra della media Ocse, tra i Paesi più avanzati, mentre la media italiana è molto al di sotto e vicina ai Paesi meno sviluppati.
La Scuola Veneta, scuola laboratorio dell’innovazione, ma anche scuola della tradizione che mantiene stretto il legame con le proprie radici, conosce in profondità le espressioni culturali, economiche e sociali del territorio e su queste costruisce il proprio modello di sviluppo. È questa la chiave del successo degli Istituti Tecnici e Professionali del Veneto che si presentano attrezzati ad affrontare la sfida del cambiamento.
A conclusione di una ricca e nutrita serie di interventi, Gianfelice Rocca Vice Presidente di Confidustria per l’Education, rivolgendosi in particolare agli interlocutori politici, sottolinea che è ormai ineludibile affrontare il tema del cambiamento, che le riforme necessarie devono essere applicate in tempi brevi e che per rafforzare la capacità competitiva della scuola pubblica è assolutamente necessario puntare sull’autonomia, sul merito e sulla valutazione.
Lucia Failla
Docente Scuola Secondaria Superiore
Docente SSIS Veneto
Gli atti del convegno sono disponibili su: http://www.itismajo.it/stage/Venezia210408/Forms/AllItems.htm