Mesi fa sono andato ad un incontro nella sede del Ministero a Roma. Ci siamo ritrovati nel luogo dove è stata presa la decisione di diffondere le LIM in tutte le scuole e, infatti, nella sala riunioni faceva bella mostra di sè una LIM. La LIM era però scollegata, senza computer e con i fili penzolanti… sarà in manutenzione? proprio qui al Ministero? Mah…
A metà riunione bisogna schematizzare alcuni concetti e arriva l’ideona: usiamo la LIM! Spunta un PC portatile che viene prontamente collegato. Sul desktop del PC sono però presenti decine di icone di documenti vari, segno che il PC è ad uso personale di qualcuno; mentre lo sfondo del desktop mostra in bella evidenza i parametri di configurazione della rete. Mi sorge qualche dubbio ma faccio finta di niente…
Iniziamo ad utilizzare la LIM e qualcosa non va (me lo sentivo), la scritura sulla lavagna è in ritardo rispetto al pennarello, prova e riprova, configura, allinea ma niente da fare… è davvero impossibile utilizzarla. I colleghi non demordono ma non funziona proprio, a questo punto mi dicono “pensaci te” e io rispondo “non c’è nulla da fare! il PC è a posto, la LIM pure bella ma è l’installazione che è tutta sbagliata!!!”. E pensare che sono anni che dico, proprio su questo blog, che non bisogna sottovalutare la configurazione e l’installazione delle LIM perchè altrimenti diventano inutilizzabili. La LIM viene abbandonata e usata solo come videoproiettore.
Il notebook di per sè non aveva particolari problemi, ma era molto vissuto, carico di programmi e il suo funzionamento non era ottimizzato per la LIM. Questo è il primo grave errore: le LIM vanno collegate solo ed esclusivamente a PC dedicati e ottimizzati per quello scopo, senza personalizzazioni e installazioni che li possano rallentare.
Il secondo errore è che il PC era un portatile e non un PC fisso: In quanto portatile veniva utilizzato principalmente per altri scopi, scollegato e ricollegato alla bisogna incentivando un utilizzo che ne ha compromesso la modalità LIM.
Il terzo errore riguarda i responsabili IT: gli indirizzi IP in bella evidenza sul desktop (inutili agli utenti) dimostravano chiaramente che gli amministratori di rete erano concentrati su questioni tecniche autoreferenziali anzichè sulla vera operatività dei computer che dovevano amministrare.
Purtroppo ancora oggi le scuole si confrontano con capitolati tecnici magniloquenti che perdono di vista l’unica cosa essenziale: la LIM deve funzionare bene e lo deve fare per diversi anni.
Ma mi chiedo: è possibile che neanche al Ministero – non dico in una scuola sperduta ma proprio nell’ufficio del “capo delle LIM” – chi ha installato la LIM non si sia preoccupato di renderla anche perfettamente funzionante? Sono tornato dopo qualche mese e, nella stessa sala, ho notato dei tecnici che montavano una nuova LIM, chissà magari la collegheranno allo stesso notebook 😉