Il .gov.it per le scuole si chiude a Natale, e del .edu.it non se ne ne sa ancora nulla…
A questo indirizzo www.miur.gov.it/web/guest/nuovo-dominio-edu.it trovate la pagina del MIUR dedicata al dominio edu.it. Per adesso si trova solo un regolamento e la determina che ha escluso le scuole dal dominio .gov.it riservato agli enti governativi. Nell’elenco dei Registar bisogna trovare un provider abilitato a registrare i .edu.it e si può iniziare.
Sempre su questa pagina si legge “Il Miur, in accordo con l’Agid e il Team per la trasformazione digitale, sta consolidando un percorso di accompagnamento per le scuole(presto disponibile su questo sito), con date e attività specifiche.”
Ma come fare la registrazione? con quale CMS? dovremo rifare il sito da capo o useremo quello vecchio? e con che tempi? continua ad essere un mistero e intanto il tempo passa…
Secondo me la situazione è abbastanza chiara! non vi sembra?
Per non rimanere in affanno, supplicando come mendicanti l’ennesima proroga, è ora di registrare un dominio .it a nome della scuola e spostare definitivamente il sito e le email della scuola su un dominio più professionale e duraturo.
Nessuno potrà mai buttarci fuori da un nostro dominio; mentre con il .gov.it eravamo solo ospiti senza diritti e con tanti doveri.
Poi è l’ennesima volta che fanno lavorare notte e giorno docenti volontari per nulla, su una cosa che non era obbligatoria e che finisce nel nulla da dove è partita. Sarà sicuramente impossibile rifare da zero un sito scolastico secondo le nuove specifiche in pochi mesi e con la scadenza che incombe…
Se state pensando che non ne valga davvero più la pena avete ben ragione e forse è il momento di farsi fare il sito da quelli del registro elettronico: 100% a norma senza il minimo sforzo e senza .gov o .edu tra i piedi. Peccato che per la scuola il servizio abbia un costo; ma tanto sono soldi – neanche tanti – che ai docenti non avrebbero mai (e poi mai e poi mai e poi mai…) dato. Vi siete accorti che cercando .edu.it sui motori di ricerca troviamo ai primi posti le pagine dei fornitori del registro elettronico? sarà un caso?
E le attività in rete con i ragazzi? il blog di istituto? il canale youtube della scuola? forse non ne è mai importato niente a nessuno e oggi con i rischi di privacy e diritto d’autore nessuno ne vuole più sapere nulla! ma se ci teniamo ancora al nostro mestiere le piattaforme gratuite non ci mancheranno di certo: edmodo, wordpress, padlet, kahoot e le altre 1000 che conoscete benissimo.