Proprio in questi giorni, mentre gli Animatori Digitali ed i Team per l’Innovazione, nel loro ultimo anno di mandato, si interrogano sul proprio futuro arriva, nella proposta di legge di Bilancio 2019, un esonero per gli insegnanti impegnati nella diffusione del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Si tratterà probabilmente di 120 insegnanti super selezionati su tutto il territorio nazionale, che potranno beneficiare dell’esonero dal servizio per due anni scolastici (2019/20 e 2020/21). Il loro lavoro sarà quello di formarsi e di formare le “équipe territoriali formative” con l’obiettivo di garantire la diffusione del piano per la scuola digitale.
Quindi una cosa è certa: il piano nazionale per la scuola digitale va avanti, la diffusione va garantita e si inaugura l’ennesima rete scolastica territoriale (ma quante ne abbiamo già fatte? boh!). Se la proposta verrà approvata le nuove équipe saranno comunque ben finanziate con una budget di 1,44 milioni per il 2019, euro 3,60 milioni per il 2020 e 2,16 milioni per il 2021.
Ora però gli animatori digitali si staranno chiedendo: e di noi che ne sarà? e i risultati, le esperienze maturate nei precedenti 3 anni interessano ancora a qualcuno? E gli snodi formativi territoriali? E le altre reti formative territoriali al #25 del PNSD? ed i Team? Ma poi nel PNSD dove è che si parla delle équipe?
Questa potrebbe essere l’occasione buona per consolidare le esperienze maturate dalle scuole all’interno delle équipe territoriali oppure l’ennesima «ondata innovativa» pronta a spazzare via tutto prima ancora che il progetto precedente sia concluso: nuovi slogan, nuove reti, nuove persone.
La logica delle «ondate innovative» sembra inesorabile: le esperienze non devono necessariamente essere capitalizzate e ridistribuite; è meglio ripartire ogni volta da capo, magari con persone diverse; questo evita ogni verifica di efficacia e consente nuove affermazioni e nuove promesse.